lunedì 30 aprile 2007

Leggi scientifiche

Qualcuno mi sa dire perchè nei giorni di festa è quasi sempre brutto tempo (a meno che non si sia costretti a casa per qualche motivo...), mentre in quelli in cui bisogna lavorare c'è un sole che spacca le pietre? La legge di Murphy la conosco, ma come fa a verificarsi sempre?
Comunque, bisogna vedere il lato positivo, viste le previsioni apocalittiche di questi giorni sul clima e sulla carenza d'acqua, almeno un pò di pioggia servirà a rallentare la fine del mondo che ci stanno prospettando!

giovedì 26 aprile 2007

Consigli per gli acquisti

Qualche giorno fa ho letto un post (la pubblicità è l'anima del commercio? ) che parlava della pubblicità dell'ultimo deodorante nivea, quello in cui un uomo, tra le varie parti del corpo della donna che gli sorride accanto sceglie come sua preferita le ascelle...in effetti è poco credibile. C'è da dire, però, che di pubblicità discutibili ce ne sono parecchie, a partire da quella in cui due appena svegli (e ripeto, APPENA SVEGLI) cominciano a fare la gara per chi arriva per primo in cucina a prendere i cereali per la colazione, o quella dove famiglie sorridenti con bambini e genitori sorridenti, tutti già pronti per uscire e con la casa in un ordine maniacale, sono seduti intorno ad una tavola imbandita per la colazione a contare i pezzetti di cioccolato nelle merendine. Molto realistico. Per non parlare dello scoiattolo che spegne un incendio grazie all'azione "balsamica" di una gomma da masticare...e poi c'è la ragazza che ha "piggy" come personal trainer, il bambino che passa la giornata a contare i soffi del deodorante per la casa, la cuoca che quando fa la sfoglia per le lasagne pensa a tutti i suoi amici e quello sfigato che per portarsi a letto una ragazza deve dare una festa per 200 persone e mangiare quantità industriali di parmigiano. Starò sicuramente dimenticando qualcuno...ma qual'è la peggiore? Non riesco proprio a decidere!

martedì 24 aprile 2007

Cara prof.

Il mio primo post sul mio primo blog! Mi incuriosiva l'idea di mettere in rete i miei pensieri, forse per esibizionismo o forse senza una ragione precisa. Mi è sempre piaciuto scrivere e, soprattutto, far leggere ad altri le cose che scrivo e così eccomi qua. Stamattina ero in macchina, nel traffico, di pessimo umore e agitata per una sorta di esame che stavo andando a sostenere e mi è venuto in mente un episodio di qualche giorno fa che mi ha fatto riflettere. Andando a fare la spesa, al supermercato ho incrociato una donna con due bustone letteralmente appese alle braccia ( anche quelle appese...), dall'aspetto trasandato, con l'espressione ingrugnata e una postura a metà tra un pistolero e uno scimpanzè (petto in dentro, bacino in fuori e gambe un pò divaricate...). Continuavo a guardarla e non riuscivo a distogliere lo sguardo perchè mi ricordava qualcuno, ma solo quando ha parlato per chiedere un'informazione (e ho sentito che la voce sembrava provenire da due fogli di carta vetrata strofinati tra loro, piuttosto che dalle corde vocali) ho capito di avere ragione: era la mia prof. di italiano delle superiori, quella che ci aveva dato il lusinghiero appellativo di "microcefali". Sono rimasta lì a fissarla, con la bocca aperta, mi ha fatto impressione vederla ridotta così, non che sia mai stata aggraziata, ma in quello stato...e mi sono tornate in mente tutte le volte che sfogava su noi alunni i suoi malesseri, i rancori e le frustrazioni. Vedendola così, mi sento quasi cattiva a dirlo, mi ha fatto pena. E, ripensando a questo incontro, ho capito che, al contrario di quello che pensavo allora, la persona più debole era lei che esercitava il suo "potere" su di noi, forte del rispetto per l'autorità che ancora si usava portare agli insegnanti. Ma alla fine non siamo noi che ci siamo abbrutiti in quel modo...